Nidi, nodi. Fluidi- II Atto. Rossa

Eccoci alla terza tappa di Nidi, nodi. Fluidi – Atto Secondo che si inaugurerà al teatro di Rossa, in Val Sermenza,  Alta Valsesia domani, sabato 28 settembre alle ore 18.00. Il percorso espositivo che potrete visitare fino al 18 ottobre comprende le opere di Sonia Arienta realizzate durante la residenza artistica a Civiasco, nell’ottobre dell’anno scorso.

Oltre a Rossa, saranno visitabili contemporaneamente nelle stesse date (28 settembre-18 ottobre) altri due percorsi espositivi a Carcoforo (Ex negozio alimentari, vicino al Municipio, Via centro, tutti i giorni dalle 10 alle 17.00) e a Civiasco (Palazzo Durio, VIa E. Durio 19, orari info 0163-55700).

I lavori in mostra sono la “traduzione” visiva delle risposte che abitanti e villeggianti storici hanno dato durante le interviste effettuate nei giorni di residenza artistica e riguardano i rapporti con i luoghi preferiti, gli animali, le destinazioni di possibili viaggi, gli alberi, il territorio.

Nel complesso si tratta di lavori che corripondono ad appunti visivi, destinati ad essere sviluppati in un secondo momento dall’autrice, in un contesto di “studio” vero e proprio. Materiali e allestimenti in questo momento sono “temporanei” e soggetti a cambiamenti, sono stati realizzati in situazioni estemporanee, quasi come appunti di viaggio.

In  particolare, l’esigenza di viaggiare e spostarsi leggeri e al contempo realizzare diversi lavori da mettere in mostra in ciascuno dei paesi visitati di volta in volta hanno reso obbligatorie alcune scelte di materiali e formali. Bassa tecnologia, materiali  molto semplici, facilmente assemblabili, pieghevoli, mobili.

La carta in varie declinazioni, fili di diverso peso, tempera, inchiostri caratterizzano la realizzazione delle diverse opere che sostanzialmente corripondono a sei principali questioni (Luoghi preferiti esterni e domestici, parole che vengono in mente quando si pensa al paese, elementi del paesaggio che ci devono essere per sentirsi sereni, alberi preferiti), tradotte in sei gruppi di opere: Bacheca pubblica, Nidi I e II, Appunti per un polittico, Rivelazioni nascoste, Appunti per un polittico sugli alberi.

Le opere al  momento in tournée fra i diversi Comuni partecipanti, pensate in origine per un luogo specifico,  compiono ora un viaggio e nell’adattarsi agli spazi nuovi che incontrano, offrono anche al contempo la possibilità di scoprire nuove letture, nuovi rapporti con gli spazi di accoglienza, sempre diversi.

Ogni singola opera ha così la possibilità di essere riallestita in altri cinque luoghi, completamente diversi, generando significati e relazioni nuovi, in alcuni casi potenziando persino l’opera stessa rispetto al luogo in cui era stata allestita inizialmente.

Al contempo bisogna immaginarsi quando tutte le opere compariranno insieme in un’unica mostra in uno spazio molto affascinante e vasto in un paese del fondovalle di cui per ora non riveliamo il nome per mantenere un po’ di suspense!

Il teatro di Rossa, in cui abbiamo già effettuato un’inaugurazione lo scorso maggio con i lavori realizzati con gli abitanti del Comune, nel prossimo mese ospita, come si scriveva sopra, le opere provenienti da Civiasco, piccolo paese di confine fra la Valsesia e il lago d’Orta.

Oltre a questi lavori si potrà vedere una serie di fotografie scattate durante il Carnevale di Rossa, nel mese di febbraio. Non aspettatevi maschere, o costumi, ma invece una comunità impegnata a preparare i piatti tradizionali distribuiti agli abitanti: la paniccia, il puré di patate.

Questo gruppo di foto di dimensioni variabili raccontano e testimoniano la costruzione di giornate “di gruppo”, dove gli abitanti sono impegnati nella pulizia delle verdure, nella loro preparazione e cottura, nonché naturalmente nel processo conseguente: il pranzo ufficiale della domenica di Carnevale.

Abbiamo deciso di inserire anche queste foto nel percorso espositivo di Nidi, nodi: Fluidi. Atto Secondo un po’ a sorpresa, perché offrono uno spaccato di vita comunitaria di un paese con una vita sociale e partecipativa piuttosto intensa, nonostante al momento manchi un punto di ritrovo pubblico – leggi bar o ristorante.

L’assenza di un luogo con funzioni ricreative di questo genere genera probabilmente una forma di compensazione, offerta appunto dal tessuto associativo e consociativo radicato nel luogo, senza dimenticare che in questo Comune l’attività teatrale e musicale hanno tradizioni storiche: da una parte la Filarmonica di Rossa, dall’altra la Filodrammatica (attiva fino a qualche anno fa).

In attesa di inaugurare questa nuova tappa e di far conoscere a chi sale in Val Sermenza anche i pensieri e i punti di vista degli abitanti di altri punti della Valsesia, siamo testimoni delle trasformazioni in atto del paesaggio e degli elementi che si avviano alla fase autunnale, nonché dalla colonna sonora che contraddistingue questo periodo in queste zone: il bramito dei cervi.

 

 

 

 

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