Se siete amanti della montagna aspra e selvaggia, lontana dal turismo di massa e dalla natura addomesticata, in edizione facilitata per pigri/e potreste trovare un ambiente molto interessante in alta Valsesia, nelle laterali Valsermenza e Valmastallone.
In questo contesto abbiamo deciso di presentare l’anno scorso un progetto di drammaturgia montana partecipata – Nidi, nodi. Fluidi – curato da Gabi Scardi – che quest’anno avrà un aspetto prevalentemente espositivo.
Si sta infatti per inaugurare – domani, sabato 6 luglio alle ore 18.00 presso Posto Tappa GTA Obru Mattu di Rima (Alto Sermenza) – il Secondo Atto che vede la contemporanea apertura fino al 26 luglio degli spazi che ospitano i lavori realizzati con la partecipazione degli abitanti dei Comuni di Alto Sermenza, Carcoforo, Civiasco, Rassa, Rimella e Rossa.
Con il contributo dei Comuni di Alto Sermenza, Carcoforo, Civiasco, Rimella, Rossa, di Fondazione CRVC, dell’Ass.ne Culturale Due Punti Aperte Virgolette, il coordinamento di Unione Montana dei Comuni della Valsesia e di Fondazione Valsesia, ATL Varallo. Fra i partner l’Ente di gestione Aree Protette della Valsesia, Palazzo dei Musei, il Centro Studi e Documentazione Giovanni Turcotti, il Liceo Artistico Carlo d’Adda di Varallo.
Abbiamo allestito la prima serie di mostre che permetterà quest’estate e nel primo autunno ai residenti e ai visitatori di confrontare le diverse possibilità combinatorie con cui sono stati reinterpretati i dati raccolti durante le residenze artistiche iniziate nel giugno 2023 e terminate ad aprile 2024.
Si tratta comunque ancora di un progetto nelle sue fasi iniziali perché creare ex novo un centro di sperimentazione dedicata alle arti visive e al teratro di ricerca in zone montuose abbastanza isolate richiede molto impegno, tempo, molta energia, risorse umane ed economiche q.b.
E’ un progetto sperimentale sotto tutti i punti di vista, ma ciascuno dei Comuni scelti ha potenzialità che possono garantire la valorizzazione del territorio attraverso forme di interesse tutt’altro che scontato, come appunto quello delle arti contemporanee intese in ottica multidisciplinare e sperimentale.
Un laboratorio aperto al confronto e al dialogo continuo con gli abitanti, che possono dare contributi davvero fondamentali per creare una rete organizzata di esperienze da condividere con i visitatori provenienti dal fondovalle.
In questo primo quadro del Secondo Atto di Nidi, nodi. Fluidi i visitatori si confronteranno contemporaneamente con le risposte date dai residenti e dai villeggianti storici, trasformate in una serie di opere, sostanzialmente divise nelle seguenti categorie:
- Bacheca pubblica. Raccoglie le foto inviate dagli abitanti e quelle eseguite dall’autrice su commissione dei medesimi inerenti ai luoghi preferiti. Va da sè che si avrà un quadro globale solo guardando e visitando tutti i percorsi espositivi quest’anno presentati in modo volutamente “frammentario”, Comune per Comune, in attesa di allestire in seguito mostre vere e proprie in altra sede.
- Nidi I e Nidi II. si tratta di due installazioni in dialogo e strettamente connesse. La prima è un’installazione interattiva che va toccata, srotolata e letta. Contiene la descrizione dei luoghi preferiti della dimensione domestica degli abitanti. La seconda è la traduzione visiva delle parole raccolte dall’autrice in risposta alla domanda: quale parola associ al Comune in cui risiedi, ovvero che cosa ti viene in mente quando pensi al paese dove abiti.
- Polittici e installazioni dedicate agli alberi (per es. Casting, Appunti per un polittico, etc) sono opere nelle quali emerge il rapporto preferenziale con un albero da “votare”, ovvero con un albero preferito dagli abitanti.
- Rivelazioni nascoste sono piccoli libri che racchiudono le parole associate a un elemento del paesaggio indispensabile per essere sereni secondo ciascuno.
Nel corso dell’estate ci saranno brevi audio guide disponibili attraverso link appositi, come per esempio questo, dove sarete indirizzati a instagram o a tiktok così da avere qualche appunto vocale che vi illustrerà il progetto, quasi come in un audioguida.
La tournée è dedicata sia agli abitanti dei singoli paesi che non possono viaggiare e visitare gli altri Comuni della rete creata dal progetto Nidi, nodi. Fluidi, sia ai visitatori stanziali, o temporanei. SI possono anche prevedere mini-tour da effettuare in automobile o, meglio ancora, a piedi per chi ama il trekking.
Quattro Comuni sono infatti raggiungibili attraverso sentieri segnalati, un quinto (CIviasco) richiede un po’ più di tempo per essere raggiunto perché è più spostato, ma non impossibile da raggiungere a piedi. In ogni caso ci sono a disposizione piccoli bus che partono dal piazzale della stazione di Varallo per i Comuni della Val Sermenza e della Valmastallone. CIviasco è raggiungibile a piedi da Varallo.