“Nidi, nodi. Fluidi” – Rimella – I

La serie di residenze artistiche necessarie alla realizzazione del progetto di drammaturgia montana “Nidi, nodi. Fluidi” di Sonia Arienta, curato da Gabi Scardi per i Comuni di Alto Sermenza, Carcoforo, Civiasco, Rassa, Rimella e Rossa è arrivata alla sua conclusione della sua prima fase, nel Comune di Rimella, piccolo comune dell’Alta Valsesia.

Anche questo paese è stato scelto per la sua collocazione in un importante punto di valico, in questo caso in tre diverse direzioni, verso la contigua Val Mastallone, ovvero verso Fobello (e Cervatto), verso la Valdossola (Bagno Anzino) e verso la Valstrona (Campello Monti). Sul piano storico occorre inoltre ricordare che si tratta del primo insediamento walser in Valsesia.

Una foto di Sonia Arienta ripresa a Rimella
Sonia Arienta: Una veduta della frazione Chiesa di Rimella, in Alta Valsesia (VC).

Sul piano paesaggistico e sociale il Comune ha un’altra caratteristica particolarmente interessante: è costituito da ben dodici frazioni dalla più bassa (Grondo, 961 m. slm) alla più elevata (San Gottardo, 1329 m. slm), il primo nucleo abitativo rimasto ancora in uso dopo la fondazione dell’antico villaggio) tutte dislocate lungo due vallate percorse da due torrenti, distribuite a diverse altitudini.

Un altro di questo Comune è l’aspetto selvaggio e imponente delle montagne che lo circondano, sebbene la maggior parte di queste non sia particolarmente elevata (fra i 1800 m e i 2000), tranne alcuni rilievi che raggiungono i 2100-2300 metri (Corno del Sole 2163, Altenberg 2394, Pizzo Nona 2251).

Complice le nevicate tardive, capita di camminare a 1500 metri e avere la sensazione di essere già a 2000…probabilmente la presenza della neve e, in generale, il fatto di essere agli inizi della primavera, con precipitazioni abbondanti dell’ultimo mese, amplifica questa percezione, sommata alla presenza di rocce, strapiombi, pareti molto impervie e frastagliate.

Sonia Arienta, foto della frazione di S. Antonio a Rimella
Sonia Arienta: La frazione S. Antonio a Rimella, in Alta Valsesia.

Da un punto di vista architettonico le case sono costruite principalmente in pietra, con tetti in piode, anche se sopravvivono ancora alcuni edifici in legno con le tipiche “lobbie” per appendere ad asciugare il fieno e in un caso anche un tipico edificio walser molto antico con gli angoli con travi ad incastro e con base appoggiata su cunei di legno risalente circa al XVI secolo.

Un’altra caratteristica degna di nota di questo paese è la sua vicinanza relativa a Varallo, da cui dista venti chilometri, da percorrere in direzione della Val Mastallone fino al bivio che da una parte conduce a Fobello, dall’altra a Rimella, appunto.

Il lavoro di ricerca e di contatto con gli abitanti è stato condotto a partire dai contatti promossi da facilitatori istituzionali che hanno iniziato a presentare alcuni abitanti all’autrice del progetto.

La frazione San Gottardo di RImella fotografata da Sonia Arienta
Sonia Arienta: Frazione San Gottardo a Rimella, Alta Valsesia (VC)

Anche in questo caso la presenza di un bar-ristorante-albergo storico frequentato abitualmente dai residenti è stato importantissimo, soprattutto anche grazie alla collaborazione molto attiva e preziosa delle proprietarie che hanno aperto canali preferenziali di comunicazione con i loro concittadini.

La raccolta delle schede, grazie a questi aiuti e alla notevole disponibilità delle persone, nonostante la dispersione sul territorio degli abitanti, è stata molto più rapida che negli altri Comuni, così come la quantità di storie raccolte è stata più facile e più abbondante che in altri luoghi. Già dopo una settimana di permanenza è stato così possibile raccogliere un quantitativo di schede che supera di poco la metà dei residenti effettivi.

La prima parte di questa residenza è stata impiegata soprattutto nel lavoro di contatto e intervista degli abitanti, rispetto agli altri Comuni visitati. Infatti, i sopralluoghi in quota sono  e saranno in questo caso più ridotti a causa della presenza di nevicate abbondanti recenti, seguite negli ultimi giorni da un rialzo notevole e anomalo delle temperature che hanno reso molti percorsi difficoltosi a causa della neve “marcia”.

Nonostante il calore di alcuni giorni fa che in parte ha sciolto la neve sui versanti a sud e a sud est, permangono vaste zone innevate esplorabili solo in parte con attrezzatura non alpinistica. Le escursioni sono effettuate con il ricorso a ramponcini, ma senza piccozza e ramponi da ghiaccio.

dettaglio architettonico della base di una baita a RImella, frazione Villa Inferiore, fotografia di Sonia Arienta
Sonia Arienta: dettaglio di una baita walser, frazione Villa Inferiore di Rimella

Gli ostacoli principali sono i coni di neve nei torrenti, i cumuli lasciati dalle valanghe, la portata d’acqua dei torrenti che costringono a compiere ampi giri fuori sentiero, la neve in cui si sprofonda fino a metà coscia e che impedisce – in assenza anche di ciaspole – di salire in quota superiore ai 1700 metri circa sui versanti ancora innevati.

Questo aspetto della presenza della neve, o dell’acqua nei torrenti rende completamente diverso l’approccio per esempio all’installazione fotografica “Bacheca pubblica”: il materiale consisterà soprattutto di foto fornite dagli abitanti, in alcuni casi anche appartenenti ad archivi personali, o di riprese a una certa distanza. Gli alpeggi più elevati, sovente posti fra i luoghi preferiti dagli abitanti, sono quasi tutti ancora inaccessibili.

Per quanto riguarda invece la scelta degli alberi preferiti anche in questo caso, come è avvenuto in altri Comuni, c’è un albero scelto dalla maggior parte degli abitanti, scelta corrispondente ancora una volta, a questioni culturali ed economiche risalenti a periodi lontani nel tempo e che evidentemente sono diventati parte di una tradizione di relazioni fra persone e piante.

Quale sia l’albero non lo possiamo svelare….lo si scoprirà solo il giorno dell’inaugurazione del percorso espositivo, previsto per sabato 25 maggio.

Sonia Arienta, fotografia dell'alpe PIanelli, sulle alture di Rimella
Sonia Arienta: Alpe Pianello, Rimella (Alta Valsesia, VC).

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