In questo articolo proseguiamo con la trascrizione delle schede raccolte durante la residenza artistica a Topolò, frazione del Comune di Grimacco (Udine), parte delle installazioni interattive elaborate per il Festival Stazione di Topolò 2022.
Ho invitato gli abitanti a descrivere per iscritto, o a raccontarmi oralmente, quale fosse il luogo preferito della loro abitazione. Qui sotto trovate il seguito delle schede che ho iniziato a pubblicare nell’articolo precedente.
Dopo averle raccolte le ho trascritte su strisce di carta di lunghezza diversa avvolte come matassine e le ho collocate in un comodino trovato per caso nel locale destinato ad accogliere la restituzione del progetto “Nidi. Fluidi” nel corso del Festival, la cosiddetta “Ambasciata di Norvegia”.
I visitatori sono invitati a srotolarle e a leggerle, riavvolgerle, o depositarle in allegro disordine sui ripiani del comodino a disposizione.

Il giardino vicino al torrente, sento la natura, il fiume, nessuno mi disturba.
Tonino
“Il bancone del bar”
Emanuela
La cucina. Mi piace lo spoler (stufa in ghisa) con il gas e il forno. La cucina è piccolina ma sto benissimo. C’è il piano lavoro e l’angolo frigo, i mobili sono in legno e le pareti hanno piastrelle rosate. Il pavimento è di piastrelloni bianchi, un po’ come la pietra.
Romina
Il terrazzo. Vedo il paese e la vallata. Sono tranquillo quando sono seduto lì fuori.
Marco
In primavera ed estate il luogo preferito è il giardino-terrazzo con libri in quantità (ne avrò tre o quattro mila, mi piace leggere). D’inverno preferisco il caminetto seduto a leggere sul divano del soggiorno. Ha pareti bianche e un pavimento di piastrelle.
Leonardo
Camera mia
Sofia
La mia camera
Greta

Terrazzo. Stupenda vista. All’ombra. Cinguettio uccellini.
Selena
La vista della camera al primo piano. La cosiddetta zona soggiorno della casa dove vivo ha la vista parzialmente ostruita dagli edifici che le stanno davanti. Salendo al piano superiore, invece, si spalanca una straordinaria veduta della valle che comprende tutti i colli a sud del paese. Una finestra in particolare incornicia questa veduta, sempre diversa di stagione in stagione, di ora in ora.
Moreno
Il Salotto con il divano per la pennicchella al pomeriggio. E’ lungo, stretto, con le pareti bianche. Un divano è rosa, l’altro colorato. Le piastrelle sono colorate sul giallo e il nero (così non si vede tanto lo sporco).
Marco

Abito alternativamente due case. Quella di Topolò ha due stanze: quella preferita è il soggiorno dove una lunga finestra inquadra il paesaggio e una porta vetrata relaziona con il paese. Mi piace sentirmi racchiuso in un piccolo spazio e osservare e partecipare alle cose esterne.
Renzo
Il luogo preferito della mia casa è la camera da letto. E’ grande 4X4 metri. L’ingresso è nella parete est sull’angolo est-sud. Sulla parete sud c’è un armadio alto neanche 60 cm con dentro zaini, borse e materassini ed appoggiati sopra libri, olii da massaggio, pietre. Poi un altro armadio alto fin quasi il soffitto con dentro i vestiti. Al centro della parete ovest c’è la finestra con sotto il termosifone ed una sedia per appoggiare i vestiti. Nell’angolo nord-ovest un grande tavolo rotondo con sopra tutta l’attrezzatura ed il materiale per arrampicare e chiodare. Al centro della parete nord un materasso per terra per dormire ed il comodino con altri vestiti, una lampada ed un bicchiere. La parete est è vuota. La stanza è tutta dipinta di bianco ed il pavimento di linoleum.
Blazo
Preferisco stare fuori all’aperto. Sul terrazzo.
Vittorio
Il salotto. E’ piccolo e ha uno spoler di mattoni e lo uso anche per cucinare. D’inverno lo uso anche per il pane.
Roberto (Seuza)
Il terrazzo con il pergolato, vicino c’era la porcilaia. Adesso è vuota, abbiamo messo il tavolo sotto il pergolato di vite e rose.
Roberto (Topolò)
Il salotto. Il divano ha un copridivano color panna. E’ di mio nonno. Il pavimento è di piastrelle come la cucina, con le pareti chiare (panna).
Igor
Il tinello. Sul divano. Metto una coperta e mi addormento lì, con le finestre chiuse e il canto del merlo.
Antonio
L’ultima parte del progetto “Nidi.Fluidi” riguarda la raccolta di storie dedicate ai protagonisti di storie incentrate su personaggi non umani, impaginate in un e-book in formato pdf scaricabile dal sito del festival Stazione di Topolò e dal nostro blog, dal mese di ottobre.
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