Aiuole Clandestine (A-CLAN). Il raccolto (I).

Abbiamo concluso Aiuole Clandestine (A-CLAN)- Zona Uno, progetto di drammaturgia urbana realizzato con il contributo e il patrocinio del Municipio 1 di Milano, al CAM Garibaldi, dal 15 al 30 settembre 2021. E’ così arrivato il momento di condividere il lavoro che abbiamo fatto in due settimane con i visitatori-partecipanti,  i miei interventi di drammaturgia urbana sono infatti concepiti come dialoghi fra lo spazio della città, i suoi abitanti e me.

Locandina aiuole clandestine. Un progetto di drammaturgia urbana di Sonia Arienta, MilanoConsidero i cittadini gli attori principali insieme allo spazio e ai personaggi presentati, in questo caso, i Personaggi Verdi che ho chiamato “Aiuole Clandestine”.

RIngrazio, quindi, tutti coloro che hanno partecipato attivamente nella cornice migliore che potesse avere questo lavoro: il giardino-chiostro bramantesco del CAM, di C.so Garibaldi, 27, ovvero tutti i cittadini che hanno visitato lo spazio e hanno trascorso tempo a guardare, ad accorgersi, a incuriosirsi dell’esistenza di creature verdi, solitamente neglette, ignorate, maltrattate.

La loro partecipazione li ha trasformati in scrittori-commentatori, grazie alle parole, alle frasi che ci hanno regalato, alle risposte a un brevissimo questionario provocatorio-ironico.

L’interazione, così come l’osservazione delle reazioni delle persone verso il progetto, le loro risposte attraverso il linguaggio del corpo, prima ancora che attraverso le parole sono stati elementi portanti. Mi interessa vedere come le persone rispondono, o non rispondono alle sollecitazioni che propongo in rapporto alla problematica al centro dell’attenzione.

In questo caso intendo porre la questione del cambiamento del punto di vista, dell’osservazione di dettagli VERDI solo apparentemente trascurabili, in realtà immagini metaforiche e simboliche molto forti. Mi interessa capire:

  1. Quale impatto suscita la vista delle erbe spontanee in luoghi decisamente fuori dal comune, ovvero nei “vasetti naturali”, formati dalle basi dei tubi segati già a sostegno della segnaletica stradale, infissi nel cemento/asfalto del  marciapiede.
  2.  Porre attraverso un paio di domande ironiche alcune questioni “etiche” ed “estetiche” legate alla tutela del verde e alla manutenzione delle strade secondo una visione di “ordine” e “pulizia” tradizionali.

Per arrivare a raggiungere questi obiettivi il primo passo da fare è entrare in contatto con le persone. Riguardo all’approccio-reclutamento dei partecipanti, è importante condividere alcune informazioni,  mettere al centro dell’attenzione la risposta alle “sollecitazioni”, alle proposte avanzate, specie da parte di quanti ignoravano il progetto. Ho potuto notare alcune reazioni comuni nel pubblico “inconsapevole”, ovvero all’oscuro dell’esistenza di Aiuole Clandestine (A-CLAN) fino alla visione della locandina all’ingresso. Con queste reazioni ho dovuto confrontarmi per decidere se e quando intervenire secondo una “scala” che ho notato strada facendo:

  • 1) Indifferenza totale, assenza di reazione. In questo caso i passanti non guardano alcunché al di fuori della strada, dei propri passi, o più frequentemente del telefono che hanno in mano e del quale compulsivamente molestano lo schermo. Questo gruppo include le persone che camminano assai di fretta, tese a raggiungere al più presto la meta; quelle impegnate a guardare le vetrine, o a fotografarsi davanti alle medesime.
  • 2) Occhiata distratta alle locandine all’ingresso, o al Fotodramma appeso alla cancellata e visibile dalla strada (un secondo Fotodramma era installato verso l’interno).
  • 3) Occhiata interessata alla locandina e/o al Fotodramma, ma proseguimento del cammino.
  • 4) Breve fermata davanti alla locandina o al fotodramma.
  • 5) Fermata indecisa davanti alla locandina o al fotodramma
  • 6) Fermata decisa per osservare che cosa riporta la locandina, o le immagini del fotodramma.
  • 7) Ingresso volontario

Rispetto a questa “scala” di comportamento mi sono posta l’obiettivo di intervenire a partire dal grado numero 3 (“occhiata interessata alla locandina o al fotodramma), con un successo direttamente proporzionale al grado di interesse mostrato. Le persone, in modo più o meno timido, sono entrate e hanno accettato di partecipare al progetto nelle situazioni dei punti 3) 4) 5), anche se in alcuni casi si sono ritirate, per mancanza di tempo, o altre ragioni che ignoro.

Sonia Arienta "Aiuole Clandestine (A-CLAN)" un progetto di drammaturgia urbana, CAM Garibaldi, Milano
Sonia Arienta: “Aiuole Clandestine (A-CLAN)”. Visitatori-partecipanti

In alcuni casi, poiché il giardino è aperto al pubblico e nella pausa pranzo accoglie un buon numero di lavoratori con poco tempo a disposizione, ho pensato di sperimentare un approccio diretto con alcuni di loro. Anche in questo caso, è fondamentale osservare indizi importanti, prima di invadere gli spazi altrui: per esempio se le persone guardavano – senza sollecitazioni da parte mia – le fotografie-cartello sulle panchine dove erano seduti o stavano per sedersi; se si scambiavano frasi e occhiate rivolte ai Personaggi Verdi, se si sono accorgevano delle loro immagini poste nel corridoio del chiostro.

La presenza di più persone di uno stesso gruppo di colleghi, o di famigliari, o di amici può agevolare lo scambio. Nella conversazione di un gruppo, l’ingresso di un’intrusa-sconosciuta che spiega un progetto “strano” destabilizza. I risultati possono essere buoni, in alcuni casi meno, sia per mancanza di tempo da dedicare al “disturbatore”, sia per disinteresse, o timore di entrare in contatto con “l’estraneo”, con qualcosa che non si conosce.

Poiché preferisco interagire in modo  delicato e rispettoso (considero sacra la privacy), mi rivolgo e proseguo il discorso solo con le persone che comunicano in modo il più possibile chiaro la loro disponibilità al dialogo attraverso messaggi corporei, prima ancora che verbali.

Ritengo molto importante osservare anche le reazioni di chiusura, o mera indifferenza. In questo caso specifico, ho notato persone che varcavano il cancello senza osservare la locandina, né la doppia fila di foto sul pavimento del corridoio e neppure il cartello formato A3 non proprio invisibile alloggiato sulla panchina sulla quale si sedevano, con foto e nome del Personaggio Verde.

Entrati a testa bassa,  occhi bassi, con il sacchetto del pranzo in mano o in borsa, concentrati a trovare il sedile giusto, libero, al sole o all’ombra a seconda dei gusti, si siedono, estraevano il contenitore con il cibo, il telefono e mangiavano senza staccare gli occhi dallo schermo. In altri casi chiacchieravano senza guardarsi intorno, ma sempre consultando il telefono.

Terminato il pranzo uscivano senza dare segni di accorgersi dell’ambiente circostante. Mi domando se questa “assenza” di sguardo, di attenzione per il mondo circostante sia persistente o se sia riservata solo ad alcuni momenti della loro giornata.

Per quanto riguarda l’interazione che avvio con i partecipanti-visitatori, attori, autori e spettatori al tempo stesso, iniziata con l’invito a partecipare al progetto, termina con la richiesta di lasciarmi una parola singola, sintetica (aggettivo, verbo, sostantivo, avverbio), o più parole, o una frase evocati dalla visione dei Personaggi Verdi in questo caso chiamati “Aiuole Clandestine”. In sostanza chiedo che cosa venga in mente nel guardarli, quali immagini  evochino, quali idee, concetti, in un flash.

Questo contributo preziosissimo del pubblico costituisce la parte centrale della seconda fase: quella della condivisione-restituzione. Uso questi apporti fondamentali per creare in futuro più o meno immediato altri lavori: un’installazione costruita con le strisce di carta sulle quali i singoli partecipanti hanno scritto parole o frasi; una serie di “francobolli” da instagram condivisibili on line dagli utenti e infine la trascrizione di tutto il materiale in due punti del sito: questo articolo del blog e la pagina fissa Aiuole Clandestine nella sezione “Progetti”.

Sonia Arienta "Aiuole Clandestine (A-CLAN)" un progetto di drammaturgia urbana, CAM Garibaldi, Milano
Sonia Arienta: “Aiuole Clandestine (A-CLAN)”. Una visitatrice-partecipante

A questo punto, è arrivato il momento di lasciare la parola direttamente agli scritti raccolti, ovvero pubblichiamo qui sotto e nella prossima puntata…

IL RACCOLTO

  • Un sostantivo: RESISTENZA; un aggettivo: COMMOVENTE; un verbo: RINVERDIRE; una figura geometrica: UN CERCHIO SGHEMBO; un’arte: IL TEATRO  ø 7cm; un sogno : DIVENTARE PICCOLI; una poesia: LA GINESTRA: un progetto politico: SPONTANEISMO; un’espressione idiomatica: AL VERDE; un vento: TRAMONTANA; uno sport: GOLF; un’invocazione: INNAFFIAMI; un errore: IL CEMENTO……..(Oliviero)…
  • Erbe coraggiose e battagliere si spingono ovunque e arrivano dove l’occhio non riesce a immaginare (Anna)……
  • …Anche le cose che sembrano superflue vanno conservate e valorizzate (Daniela)…
  • …Fate largo! (Claudio)…
  • …Piccoli miracoli verdi a cui basta un pugno di terra e tanto sole (Maura)…
  • …Un puzzle di verde per Milano (Stella)…
  • …Da un buco nero un verde speranza (Patrizia)…
  • …Testardaggine e forza della natura (Enrica)…
  • …Queste piantine mi ricordano la mia distrazione di cittadino (Pietro)…
  • …La natura entra in città (Elena)…
  • …Un punto di vista diverso nella città (Roberto?)…
  • …La natura si riprende gli spazi (Angelica)…
  • …La forza della natura! (Miranda)…
  • …SPONTANEITA’ (Lorena)…
  • …AIUOLE CLANDESTINE- UNO SGUARDO ORIGINALE. LA VITA NONOSTANTE TUTTO (Franca)…
  • …La natura oltre il degrado (Rosa)…
  • …AD OGNI COLATA DI CEMENTO TIFAVO PER LE PIANTE, SPERAVO DI VEDERLE SPUNTARE ANCORA (Davide)…
  • …FARSI SPAZIO IN SILENZIO (Piermario)…
  • …Inno alla natura e alla vita (Fernanda)…
  • ….SPENSIERATEZZA (Federica)…
  • …LE PIANTE HANNO E DANNO FORZA (Anna)…
  • …APPARIRE ALL’IMPROVVISO (Ilaria)…
  • …Spontaneità vitale ed energica (Pinella)…
  • …ARRUFFATA, MAI COSMETICA (Leonardo)…
  • …VITAMINA “N” (Marilena)…
  • …Macchie di vita instancabili (Chiara)…
  • …RESILIENCE! (Marian)…
  • …HAI SOLO L’ILLUSIONE DI AVER VINTO (G.)…
  • …Anche le erbacce hanno personalità (anonimo)…
  • …Mi piacciono tutte queste piante (Maria Rosa)…
  • …“Amid the concrete &clay & general decay, nature must still find a way” Morissey (Jenny)…
  • …Spontaneità (Cinzia)…
  • …PUREZZA (Vincenzo)…
  • …Resistence and resilience. Love win (Alberto)…
  • …NATURA – BELLEZZA-LIBERTA’-SPONTANEITA’ (Sara)…
  • …CORAGGIO (Giulia)…
  • …MISTICANZA…BUONA! (Sara)…
  • …Solitudine (Bianca, Gaia)…
  • …SE GLI ESSERI UMANI FOSSERO TENACI COME LE PIANTE SAREBBERO MOLTO MIGLIORI (Paola)
  • …SIMPATICHE (Sara)…
  • …MERAVIGLIA VERDE (Ely)…
  • …FORZA (Demefesa o Demcfesa, Giulia)…
  • …“IL NOSTRO CORPO E’ UN GIARDINO DI CUI E’ GIARDINIERE LA NOSTRA VOLONTA’” (Michele)…
  • …Non avevo mai notato queste “fioriture”. Da oggi in avanti mi soffermerò. (anonimo)…
  • …Questa è la prova che la vita vive….a dispetto di tutto. (Riccardo)…
  • …CREPE CONCRETE (Michele)…
  • …ERB-ARIA (Angelo)…
  • …Segnali Verdi (Luisa)…
  • …W la Resistenza Botanica unici spiriti ribelli in un mondo di grigio cemento! Lorenzo…
  • …CLANDESTINI CHI? (Rita)…
Sonia Arienta "Aiuole Clandestine (A-CLAN)" un progetto di drammaturgia urbana, CAM Garibaldi, Milano
Sonia Arienta: “Aiuole Clandestine (A-CLAN)” Atto Terzo, COLONIE
  • …SIAMO TUTTE E TUTTI CLANDESTINE (Manuela)…
  • …L’INDIVIDUALITA’ NON APPARTIENE SOLO ALL’UMANITA’ (Enrico)…
  • …Oltre di noi (Silvia)…
  • …La vie est si simple si la nature reprend son droit. VIVE LA FRANCE ET L’ITALIE (Cherif)…
  • …Rinascita (Ornella, Chiara)…
  • …Tranquillità, Serenità (Maria Angela)…
  • …Creatività in natura (Paola)…
  • …Selvaggio (Sofia)…
  • …LA PIANTA: CIAO, IO SONO VERONICA!
  • IO: CASPITA, CHE OCCHI DELLA MADONNA! (Gabriele)…
  • …LA NATURA SI RIPRENDE LA SUA TERRA (Alfredo)…
  • …Verde (Ludovica)…
  • …Le piante ci guardano anche dai buchi. Dobbiamo apprezzarle anche quando sono piccole e sconosciute (Luisa)…
  • …La Natura supera tutte le difficoltà che la ostacolano donando la sua bellezza=Amore (Anna)…
  • …LA FORZA DELLA VITA (Stefania)…
  • …CLOROFILLA (Franco)…
  • …NASCONO NEI POSTI PIU’ IMPENSATI (Umberto)…
  • …Piccole rigenerazioni (Paola)…
  • …Senso della natura che cresce bene da sola (Elena)…
  • …All’ALBA (Matteo)…
  • …CLANDESTINE IDENTIFICATI (anonimo)…
  • …IDENTITA’ (Sara)…
  • …Vostri piante tutti belle (Maria)…
  • …CONTINUITA’ (Carlo)…
  • …La vita trova sempre un mondo (Alberta)…
  • …DIAMO ALLA NATURA IL PROPRIO SPAZIO (Milena)…
  • …LA NATURA E’ LA NOSTRA CASA E DEVE ESSERE VERDE (Lorenzo)…
  • …Elogio delle erbacce (anonimo)…
  • …PACE (Francesco)…
  • …Senso di fresco (anonimo)…
  • …Nature e speranza (Antonio)…
  • …Orto di erbe aromatiche (anonimo)…
  • …#Green (anonimo)…
  • …Tenerezza (Margherita)…
  • …Incessante presenza. Grido di risveglio (Norma)…
  • …Mai sottovalutare la natura. Vincerà sempre (Paola)…
  • …Indomabile natura (Davide)…
  • …LE A-CLAN OSPITANO DEI SILENZIOSI COMPAGNI DI STRADA CHE CI ESORTANO A VIVERE CON POCO MA A POTER UGUALMENTE DELIZIARE IL FIRMAMENTO (Lorenzo)…
  • …Bellissima NATURA in una MILANO SOMMERSA DI MACCHINE. (Guerrino)…
  • …CICORIA (Isaia)…
  • …SOPRAVVIVENZA (Sara)…
  • …Natura, spontaneità, colore (anonimo)…
  • …Le piante crescono nei lunghi più impensate, a Milano ce ne sono tantissime (anonimo)…
  • …VERDE (Matteo)…
  • …RINASCITA URBANA (anonimo)…
  • …CHE LA FORZA SIA CON VOI (Claudia)…
  • …The herbs. Wherever theygrown, ar helping us al. This i salso a thoughtfull art project (anonimo)…
  • …Pace e solitudine (Claudia)…
  • …Forza delicata (Enrica)…
  • …Erbe per la piadina romagnola (Ornella,Amelia o Annalia?)…
  • …Sopravvivere alla jungla urbana (Riccardo)…
  • …La caparbietà della natura (Maria Luisa)…
  • …COLORE E VITALITA’ DAL FERRO (anonimo)…
  • …Una sorpresa inaspettata (Marzia)…
  • …LA BELLEZZA SPUNTA FUORI DA LUOGHI DIFFICILI E POSSIAMO AVERNE CURA (Lorenza)…
  • …PACE (Laura)…
  • …DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, DAL LETAME NASCONO I FIORI (anonimo)…
  • …VITA (Andreina)…
  • …Mi fanno sentire meno sola e in un posto vicino a casa (Gaia)…

(IL RACCOLTO prosegue nella Seconda Puntata, la settimana prossima, venerdì…)

Sonia Arienta "Aiuole Clandestine (A-CLAN)" un progetto di drammaturgia urbana, CAM Garibaldi, Milano
Sonia Arienta: “Aiuole Clandestine (A-CLAN)” Atto Terzo, COLONIE

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