Siamo in autunno e le Aiuole Clandestine sono in scena nel giardino-chiostro del CAM di C.so Garibaldi, Milano ancora per qualche giorno, fino al 30 di Settembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00. Ringrazio il Municipio 1 per il contributo e Francesca Consonni per la collaborazione e per la sua opera in dialogo con i miei lavori.
Considero questo progetto una fase iniziale, una puntata uno alla quale mi piacerebbe dare un seguito in altre zone della città, fino a coprirle tutte. Non so se sarà possibile, ma ci proverò…mi interessa molto l’idea di dedicare attenzione agli altri esseri viventi, dare la possibilità a creature prive di voci e di uffici stampa, di portavoci ufficiali di segnalare la loro presenza, di raccontare la loro storia, i loro sforzi quotidiani per evitare di essere cancellati da una colata di asfalto o di cemento, sempre incombente.
La loro esistenza è appesa ad un filo anche se loro non lo sanno, impegnatissime a sopravvivere in spazi ristretti, roventi d’estate e poveri di nutrienti.
Già in questa prima fase sono emerse alcune problematiche interessanti, sono avvenuti eventi di rilievo nella vita dei Personaggi Verdi che abbiamo monitorato finora. Colpi di scena strazianti in alcuni casi, sovente sorprendenti. Microavvenimenti che forse ai più sembreranno marginali, ma non lo sono affatto, poiché costituiscono immagini metaforiche notevoli di uno stato generale che riguarda l’intero pianeta.
In particolare ci sono tre storie incredibili che sono avvenute a poca distanza di tempo, di spazio. Riguardano tre personaggi con i quali si è instaurato un rapporto di quotidianità, posto che le tre Aiuole Clandestine in questione risiedono vicino a casa e quindi mi è facile tenerle d’occhio, anche se non le fotografo tutti i giorni. Proprio nel momento in cui “mi dimentico” di loro, le “trascuro” per una manciata di tempo possono accadere fatti sostanziali, in alcuni casi definitivi, irreversibili.
Quel che è capitato alla piccola colonia di Via Ausonio.
Il fatto più rilevante e traumatico è avvenuto in questa strada, a lato di una scuola elementare. I protagonisti sono tre aiuole che ora vi presento nella loro rigogliosità primaverile, una colonia particolarmente florida in tutti i mesi dell’anno, probabilmente grazie a una certa umidità del terreno e a una moderata esposizione al sole (ovest) :
Il personaggio centrale probabilmente vi risulterà familiare se lo osservate bene e soprattutto se avete presente l’immagine identificativa del progetto stesso “Aiuole Clandestine (A-CLAN)”, perché è proprio il testimonial, il simbolo che compare su cartoline e locandine. L’ho scelto proprio perché molto rigoglioso, fotogenico, resistente nel tempo, posto che ho monitorato questa colonia per due anni e mezzo.
Ecco, proprio questo personaggio così importante, perché simbolo stesso del progetto, insieme agli altri due suoi vicini di casa fotografati qui sopra SONO STATI ASFALTATI all’improvviso durante un lavoro di manutenzione della strada a fine luglio, mentre ero impegnata a fotografare altri personaggi in altre strade della Zona Una di Milano. Ora sono ricoperti da una colata nera, conseguenza di un rattoppo durante un ordinario livellamento del marciapiede. Questo è esattamente ciò che si vede ora:
Il giorno in cui l’ho scoperto, a fine luglio, dopo qualche tempo che non passavo per quella strada e non sospettavo minimamente della tragedia che si stava compiendo, ci sono rimasta malissimo. Mi ha colto una profonda sensazione di tristezza, di smarrimento e anche di irritazione. Mi sono chiesta se fosse così necessario rattoppare proprio quel pezzo di marciapiede. i tre Personaggi Verdi non davano alcun fastidio. Occupavano pochissimo spazio, non intralciavano il passaggio, erano bassi, senza pretese o aggressività.
Adesso sono persi per sempre. Morti. Immaginatevi la colata nera che li investe e li brucia. Impossibile risorgere dal terreno e insinuarsi da sotto il cemento come è avvenuto invece l’anno scorso, in un caso a lieto fine (temporaneo, il lieto fine è sempre da considerarsi temporaneo…) avvenuto in un’aiuola di Piazza Resistenza Partigiana. L’asfalto non lascia proprio alcuna speranza, troppo denso e troppo spesso per poter tentare di oltrepassarlo. Almeno per un bel po’.
Pochi giorni dopo ho fatta un’altra scoperta. Questa volta riguarda l’aiuola nota e fotografata in questi mesi, residente in Piazza Resistenza Partigiana, sul marciapiede dove c’è l’edicola, proprio davanti una pasticceria storica. Si tratta di un’aiuola che ha vissuto fasi alterne ed è riuscita a sopravvivere, appunto, persino alla cementificazione a cui accennavo poco sopra (la sua storia completa la vedete se cliccate qui.)
Dopo una fase di grande rigoglìo primaverile, ha perso rapidamente vigore, a mano a mano che la pioggia diventava sempre più scarsa, fra fine maggio e giugno, e il caldo aumentava. In più a causa di una ristrutturazione dello stabile in cui allogia la pasticceria, è stata messa a dura prova da un inedito e inaspettato calpestio. Infatti, il trasferimento dei tavolini sull’isola pedonale sui cui sorge l’aiuola, ha creato un nuovo passaggio di persone. Molti clienti distratti la calpestavano e il Personaggio Verde si è rapidamente rovinato.
In questa situazione precaria, ma tutto sommato, “normale”, nel senso che le piante da strada sono sottoposte a dure sfide derivate dal clima, si è aggiunto l’intervento umano. Un motociclista ha parcheggiato il proprio pesantissimo veicolo precisamente sull’aiuola e ha provocato uno smottamento nel terreno e questo è il risultato attuale:
Che cosa accadrà nei mesi successivi ancora non lo possiamo sapere, ma vi terrò aggiornati. Non ci sono solo storie tristi per fortuna. Per esempio, un Personaggio Verde in via Torino, è riuscito ancora una volta a sorprendermi. O piuttosto ha prepotentemente sottolineato il concetto di stagionalità delle piante, di temporaneità dell’esistenza vegetale, imposta dal normale ciclo vitale di questi individui…
L’aiuola di Via Torino, dopo essersi presentata nel suo pieno rigoglio, essere sparita quasi all’improvviso, è ricomparsa del tutto inaspettatamente a luglio e ora è in pieno sviluppo.
Le Aiuole Clandestine, nel loro insieme, offrono molte possibilità agli umani che le osservano e che possono trarre riflessioni significative legate all’idea di temporaneità, di effimero, di fragilità e al contempo di determinazione a sopravvivere, lotta accanita per resistere il più possibile in condizioni davvero difficili, con risorse davvero minime. Kit di sopravvivenza: qualche goccia d’acqua; letto di polveri sottili, sabbia, polvere, detriti, terra portata dal vento; sole, a volte anche troppo.
Se siete a Milano e desiderate andare a cercare Aiuole Clandestine (quasi) a colpo sicuro, potete seguire questi percorsi, ogni periodo dell’anno riserva sorprese con apparizioni e scomparse inattese:
Percorso 3
Il progetto continua, anche in forma grafica, la quotidiana osservazione delle Aiuole ha stimolato la curiosità e il desiderio di approfondire meglio alcuni aspetti attraverso il disegno.